Se prima di ogni nostro atto ci mettessimo a prevederne tutte le conseguenze,
a considerarle seriamente, anzitutto quelle immediate, poi le probabili, poi le possibili, poi le immaginabili,
non arriveremmo neanche a muoverci dal punto in cui ci avrebbe fatto fermare il primo pensiero.
I buoni e i cattivi risultati delle nostre parole e delle nostre azioni si vanno distribuendo,
presumibilmente in modo alquanto uniforme ed equilibrato,
in tutti i giorni del futuro, compresi quelli, infiniti, in cui non saremo più qui per poterlo confermare,
per congratularci o chiedere perdono.
D’altro canto c’è chi dice sia questa l’immortalità di cui tanto si parla
Josè Saramago – Cecità